La torre è stata illuminata per la prima volta la notte di San Lorenzo del (10 agosto) 2007.
"Da quella notte brilla una stella in piu in cielo", chiosa Giulio Barbieri pensando alla moglie Gianna prematuramente scomparsa proprio quella notte.
Assieme a lei aveva fatto tanti progetti che avrebbe voluto portare avanti con lei al suo fianco, anche per la torre di cui ne avevano deciso l'acquisto perché facesse parte della Giulio Barbieri S.p.A. e diventasse il motore di attività culturali per valorizzare assieme ad essa la sede della ditta che avevano insediato in un'antica corte di campagna dall'altro lato della via che ora, dopo questa ricerca storico-archivistica, sappiamo dalla torre inizialmente dipese.
Essi intuirono ciò che ora è certezza e riunirono ciò che sempre era così stato.
A Gianna ora la torre è dedicata. "E molto il suo carattere aveva in comune con essa. Gianna era forte, vigile, protettiva, un approdo sicuro per chiunque avesse necessità di aiuto, accolto nel silenzio e nella protezione", ricorda Barbieri che subito notò come Gianna molto somigliasse a Ogianello, nome che gli storici -aveva sentito- volevano riconducibile alla torre, prendendolo come un segno del destino.
Ora sappiamo che è toponimo della zona su cui fu insediata la torre e volgarizzazione di dosso, quel dosso che l'ha preservata dalle inondazioni provocate dall'incuria degli uomini nel '600 e '700, prima della regimentazione del fiume Reno sul tragitto attuale.
Anche questa volta si deve notare una similitudine col carattere di Gianna, fa notare Giulio Barbieri, "in quanto ella seppe preservare la famiglia dal fluttuare delle vicissitudini della vita, e di questo sempre gliene sarò grato", e prosegue: "la torre continua ancora oggi a ergersi fiera nonostante gli evidenti segni del tempo e le crepe createsi nell'arco quasi di un millennio. Sia Gianna che la torre si sono trovati al cospetto di un epoca che non ha saputo prevenire queste crepe e di una società che non ha ancora imparato, nonostante l'evidenza dei fatti, ciò che un giorno sarà troppo tardi poter curare. A lei è dedicato il libro: La Torre dell'Uccellino (Fe). Passato Presente Futuro.
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